Difficile
comprendere le ultime mosse del MoVimento 5 stelle in campo nazionale
se non si pensa a quanto successo alle elezioni comunali di Parma.
Le
5 stelle sono arrivate al ballottaggio e per loro ha votato il
centrodestra, pur di non far vincere l'odiato PD e da altre parti
potrebbe essere il contrario, gli elettori del PD che votano per il
MoVimento 5 stelle pur di non far vincere l'altrettanto detestato
PdL.
Naturalmente
per poter far questo il MoVimento 5 stelle deve continuare a
professare la sua estraneità sia alla destra che alla sinistra e
quindi a livello nazionale gli è vietata ogni alleanza, né con il
PD né tanto meno con il PdL, dato che la maggioranza dei suoi
elettori proviene da sinistra.
A
questo punto agli altri partiti se non vogliono soccombere rimane
purtroppo una sola scelta, obbligata: unirsi in un governo comune.
Naturalmente dovranno sfidare il malcontento dei cittadini e per
combattere il MoVimento 5 stelle dovranno puntare sul rinnovamento
addossando la colpa dello “inciucio” al comportamento delle 5
stelle. Per dare l'impressione del nuovo, naturalmente, occorre
eliminare le vecchie figure di Bersani e Berlusconi, e se Renzi è
pronto a rendersi indipendente ed a prendere le redini del PD (ma
Civati…) dall'altra parte la Meloni è tutt'altro che pronta a
lasciare papà Berlusca e solo l'ineleggibilità del padre padrone
del PdL può veramente lanciarla.
Naturalmente
lo stratega Casaleggio ha capito il pericolo e subito ha inviato il
suo “angelo” a predicare legnate nel caso della “Santa
Alleanza”
Il
risultato di questa roulette russa non è scontato per nessuno e
tutti possono perdere molto. L'unico politico oggi in grado di
pilotare con polso fermo questa fase convulsa degli eventi è Prodi:
bisogna vedere se sarà eletto alla Presidenza della Repubblica.
Può
davvero succedere di tutto e di tutto succederà, dalla scissione del
PD a quella della Lega, uno spezzone dei quali (Bossi e Bersani) si
terrà fuori dall'accordo per vedere cosa succede, e ci sarà la
resurrezione dell'IdV.
Non
si andrà a nuove elezioni: il PD, con i sondaggi che danno il PdL
vincente no di certo, i grillini che vedrebbero scadere uno dei loro
due mandati nemmeno, e neppure molti del PdL che non sarebbero
ricandidati.
E
d'altronde nuove elezioni non cambierebbero comunque la situazione al
senato.
Prodi,
se eletto, darà un incarico esplorativo alle 5 stelle e poi a Renzi
e poi… sarà guerra: povera Italia!
Ah,
a proposito, Monti avrà l'economia nel nuovo governo e Berlusconi
sarà dichiarato ineleggibile.
di Storno